Riuscire a stabilire un contatto profondo con noi stessi, imparare ad ascoltare i nostri bisogni e le nostre emozioni è fondamentale per vivere sereni e in equilibrio.

Quando stiamo bene con noi stessi, ci apprezziamo e ci stimiamo, riusciamo a scegliere con maggiore consapevolezza le persone su cui investire il nostro tempo e i nostri sentimenti, sia che si tratti di amicizia che di rapporti sentimentali.

Difficoltà relazionali nell’adulto

Per difficoltà emotive e relazionali possiamo intendere una serie di fatiche che appartengono al rapporto che abbiamo con noi stessi e con gli altri.

Spesso in un percorso di psicoterapia si trovano temi che hanno a che fare con l’incapacità di ascoltarsi, di sentire il proprio corpo, di interpretarne i segnali; capita di incontrare persone che hanno difficoltà a regolare gli stati d’animo e che sentono di non essere loro a gestire le emozioni, ma il contrario. A volte il problema può riguardare solo un’emozione, ad esempio la rabbia, a volte la fatica può estendersi in generale a tutto il mondo emotivo.

Le cause di queste difficoltà affettivo-relazionali sono da ricercare in esperienze infantili in cui non c’era modo di esprimere le proprie emozioni, o perché non si sarebbe stati ascoltati o perché si sarebbe stati criticati o puniti. Oppure perché si potrebbe aver imparato che alcune emozioni si possono esprimere ed altre no e aver deciso inconsapevolmente che sarebbe stato meglio sostituire quell’emozione proibita con un’altra percepita dall’esterno come accettabile.

Un’altra difficoltà relazionale su cui si può lavorare in psicoterapia riguarda la comunicazione: l’obiettivo è quello di aiutare il cliente a sviluppare strumenti per rendere la comunicazione più efficace nei contesti lavorativi, nelle amicizie, nel rapporto di coppia o nelle relazioni familiari, evitando quelle trappole che bloccano invece uno scambio efficace e costruttivo tra interlocutori.

Anche la dipendenza affettiva è ricorrente, problematica che ha come caratteristica principale il fatto che il benessere di una persona dipenda dalla presenza, dall’affetto e dall’attenzione di una o più persone. La Dipendenza affettiva genera una serie di problematiche: avendo una forte paura di essere abbandonata e di perdere i legami, la persona cerca di compiacere gli altri; sente un forte malessere quando è lontana dai suoi legami affettivi; ha la percezione di non potercela fare da sola; può accettare relazioni tossiche e disfunzionali, pur di tenersi strette le persone amate.

Altre difficoltà relazionali nell’adulto possono avere a che fare con problemi nell’area dell’intimità fisica o sessuale, o riguardare sentimenti di inadeguatezza, vergogna o disagio nel rapportarsi con gli altri.

Difficoltà relazionali adolescenza

L’adolescenza è una fase delicata nello sviluppo di un individuo. In questo periodo alcune delle problematiche possono riguardare l’incapacità di regolare le emozioni. Emozioni disturbanti, eventi di vita non rielaborati, traumi, possono portare a tentativi di autocura da parte dell’adolescente, ad esempio con l’utilizzo di sostanze stupefacenti, con comportamenti autolesivi come tagliarsi, o ancora, con l’instaurare un rapporto disfunzionale con il cibo (es. anoressia o bulimia).

Le difficoltà relazionali in adolescenza comprendono sia problematiche legate al rapporto con i coetanei, per esempio l’agire o subire bullismo, sia fatiche legate al rapporto con i familiari, con tematiche inerenti la comunicazione e i conflitti tra genitori e figli.

Per approfondire vedere la sezione dedicata al disagio in adolescenza.

Bassa autostima e relazioni

Quali sono i segnali di una scarsa autostima? Alcune delle seguenti condizioni possono segnalarvi dei temi su cui lavorare in psicoterapia. Ricordiamoci che imparare a volersi bene è la prima condizione per avere relazioni sane e soddisfacenti.

  • Sentirsi inadeguati
  • Non riuscire a dire di no
  • Non esprimere emozioni e pensieri agli altri per paura di sentirsi giudicati
  • Sentire di non essere interessanti, di non avere nulla di importante da dire
  • Cercare di fare sempre contenti gli altri non tenendo presente i propri bisogni
  • Non fare valere i propri diritti, rinunciare ad essere assertivi e subire in silenzio
  • Accettare di stare in situazioni o con persone che fanno soffrire
  • Scegliere compagni critici e svalutanti, sentirsi sempre al secondo posto
  • Essere eccessivamente critici con se stessi
  • Sentirsi in colpa di continuo
  • Non apprezzare ciò che si è e si fa, misurandosi con un’ideale di come si dovrebbe essere
  • Disprezzare o criticare il proprio corpo
  • Confrontarsi di continuo con altre persone concludendo che sono migliori